Novità alla vigilia dell’assemblea della Banca Popolare della Valconca. L’Associazione Tutela Azionisti rinuncia a candidati due suoi uomini per i posti vacanti in consiglio d’amministrazione. Lo annuncia il presidente Ottavio Righini (che si era candidato insieme a Costanzo Perlini) informando che la decisione è stata presa nel corso di un’assemblea al Kursaal di Cattolica alla presenza di oltre 250 soci azionisti (degli oltre 500 iscritti). Cosa è successo? Righini spiega che non è stato trovato un accordo con il Consiglio di Amministrazione in carica e con l’ODS ( organizzazione dipendenti soci). In realtà nella lettera spedita nei giorni scorsi a tutti i soci, Righini e Perlini spiegavano che la loro candidatura era una proposta del consiglio, dell’associazione tutela azionisti e dell’organizzazione dei soci dipendenti. In realtà il consiglio d’amministrazione aveva dato il suo assenso ad un posto, ma l’associazione li voleva tutti e due.
Comunque tutto saltato. Righini annuncia battaglia: “Rimane la sola Assemblea di Bilancio di domenica 6 maggio per esprimere tutto il proprio disappunto per il trattamento che è stato loro riservato, e per lamentare del come è stata gestita la BPV in questi ultimi anni, che fra l’altro ha portato il valore delle azioni a scendere in tre anni di oltre il 60% e la illiquidità della stessa”.
L’assemblea di domenica, ma questo lo si sapeva anche prima, sarà quindi molto calda. La Banca ha già fatto sapere che,invertendo il ciclo degli ultimi anni, il bilancio 2017 ha chiuso con quasi un milione di euro di utile. Ma restano tutti gli interrogativi sul futuro e la scadenza di giugno per la trasformazione in Spa, condizione indispensabile per trovare un socio che possa investire per ripianare la situazione.