(Rimini) Un numero crescente di controlli e di verbali per andare a contrastare un fenomeno di inciviltà e degrado urbano, frutto di incuranza e di mancato rispetto dell’ambiente e del decoro del luogo in cui si vive e che si condivide con il resto della comunità. L’abbandono dei rifiuti e il corretto conferimento dei rifiuti urbani sono le ‘cattive pratiche’ al centro dell’attività delle GEV della Provincia di Rimini, le Guardie Ecologiche Volontarie a cui l’Amministrazione ha affidato il compito di vigilare sul conferimento dei rifiuti urbani e l’utilizzo dei contenitori stradali. Un tema decisivo sia sotto il profilo della tutela ambientale sia del decoro urbano e che ha portato le GEV ad aumentare il numero di controlli sul territorio: in tre anni sono stati 292 i verbali redatti dalla Polizia Municipale a seguito delle segnalazioni delle GEV a fronte di 476 sopralluoghi. Come detto un impegno che è stato potenziato, passando dai 116 sopralluoghi e 72 verbali del 2015 a 187 controlli e 128 verbali del 2017, che hanno portato a sanzioni per 13.312 euro. Oltre al controllo delle 1.600 isole ecologiche, le Gev sono impegnate in controlli, selettivi e non generalizzati, dei sacchetti contenenti rifiuti e dei rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti stradali, per assumere informazioni per identificare il trasgressore o per segnalare malfunzionamenti al gestore del servizio di raccolta.(Rimini) Un numero crescente di controlli e di verbali per andare a contrastare un fenomeno di inciviltà e degrado urbano, frutto di incuranza e di mancato rispetto dell’ambiente e del decoro del luogo in cui si vive e che si condivide con il resto della comunità. L’abbandono dei rifiuti e il corretto conferimento dei rifiuti urbani sono le ‘cattive pratiche’ al centro dell’attività delle GEV della Provincia di Rimini, le Guardie Ecologiche Volontarie a cui l’Amministrazione ha affidato il compito di vigilare sul conferimento dei rifiuti urbani e l’utilizzo dei contenitori stradali. Un tema decisivo sia sotto il profilo della tutela ambientale sia del decoro urbano e che ha portato le GEV ad aumentare il numero di controlli sul territorio: in tre anni sono stati 292 i verbali redatti dalla Polizia Municipale a seguito delle segnalazioni delle GEV a fronte di 476 sopralluoghi. Come detto un impegno che è stato potenziato, passando dai 116 sopralluoghi e 72 verbali del 2015 a 187 controlli e 128 verbali del 2017, che hanno portato a sanzioni per 13.312 euro. Oltre al controllo delle 1.600 isole ecologiche, le Gev sono impegnate in controlli, selettivi e non generalizzati, dei sacchetti contenenti rifiuti e dei rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti stradali, per assumere informazioni per identificare il trasgressore o per segnalare malfunzionamenti al gestore del servizio di raccolta.
“Giornalmente mi vengono segnalate situazioni di degrado, con sacchi di rifiuti lasciati fuori dai contenitori stradali, per non parlare dei raccoglitori destinati all’organico dove a volte si trovano altre tipologie di rifiuti – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – il Comune insieme al gestore sta mettendo a punto una serie di servizi mirati nelle varie zone della città, a partire dalle zone a monte della Statale 16, per agevolare i cittadini e promuovere una raccolta differenziata più accurata, con nuove tipologie di contenitori, servizi di raccolta porta a porta e altro ancora. Un lavoro che però si rivela inutile senza la fattiva collaborazione dei cittadini, in alcuni casi inconsapevoli o incuranti delle conseguenze sull’ambiente e del decoro urbano di atteggiamenti superficiali o scorretti. In questo senso il ruolo delle GEV è fondamentale; non solo perché consente anche di monitorare eventuali disservizi sul territorio, ma anche perché la loro presenza e il loro lavoro trasmettono il messaggio della volontà dell’Amministrazione di non tollerare tali comportamenti. Abbiamo comunque intenzione di potenziare e innovare ulteriormente questo servizio di monitoraggio e insieme al gestore stiamo esplorando l’opportunità, come già accade in altre città in Italia a partire dalla vicina Cesena, di utilizzare anche l’ausilio di telecamere mobili da posizionare nelle zone considerate maggiormente critiche, allo scopo esclusivo di andare ad individuare i trasgressori. E’ una strada che stiamo percorrendo per andare a contrastare soprattutto l’abbandono dei rifiuti che si verifica in alcune zone del forese. Ogni strumento che ci può aiutare in questo senso deve essere preso in seria considerazione, fermo restando che il primo passo principale è l’educazione al rispetto dell’ambiente, del decoro urbano e della convivenza civile”.
Abbandono dei rifiuti, quasi 300 verbali in 3 anni
Giovedì, 17 Maggio 2018
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