(Rimini) “Tutte le località turistiche e le mete più in voga tra il pubblico giovanile chiudono la spiaggia alle ore 22. Ibiza, Lloret de Mar, Cipro, Montenegro, Grecia… Non esiste da nessuna parte la spiaggia vissuta a tarda notte. Ad Ibiza hanno fatto un tentativo qualche anno fa, per poi tornare indietro la stagione seguente e ne ho testimonianza diretta dalle parole del presidente del consiglio di Ibiza, Vicente Torres Guasch, incontrato lo scorso anno”, spiega Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini, che si impegna adare una risposta definitiva ad ogni critica ricevuta per la proposta di staccare la musica ai chiriguitos in spiaggia all 23,30 tutte le sere, da inserire nel nuovo regolamento comunale,
Al consigliere comunale Andrea Bellucci, che in consiglio comunale ha presentato un’interrogazione in cui si sostiene come ballare in spiaggia al chiringuito sia più economico e quindi possibile anche per le tasche meno ricchie, Indino ha risposto che “ammesso e non concesso che un drink in spiaggia costi meno, la sua lodevole intenzione va a cozzare con la legalità. E’ come se a un ragazzo che vorrebbe una camicia firmata e non può permettersela, fosse concesso di rivolgersi al mercato della contraffazione”.
Indino ne ha anche per chi ha tirato in ballo il Marano di Riccione, Davide Ortalli direttore di Cna, l’associazione di categoria che si sarebbe tirata fuori dall’accordo per la chiusura alle 23,30.
“Nella zona Marano di Riccione stiamo portando avanti un percorso legato a titoli autorizzativi che i locali possiedono. Questi locali sono a tutti gli effetti delle discoteche con regolare licenza da ballo, cosa molto differente da ciò che accade sulla spiaggia riminese”.
In merito all’accordo, “sperando questa volta di non essere smentito, tutte le associazioni di categoria (ad eccezione di Cna che si è tirata indietro e ancora non ne abbiamo capito il reale motivo), riconfermano l’accordo raggiunto ai tavoli organizzati dall’amministrazione comunale riminese, per l’apertura dei chiringuitos tutto il giorno, con chiusura alle ore 23,30. Mi auguro che l’amministrazione tenga conto dell’accordo che coinvolge il 95% delle categorie sedute ai tavoli e interessate all’argomento, che dia risposte chiare perché la stagione è ormai alle porte e non dia totale credito ad una esigua minoranza”.
Indino conclude ribadendo che “ci batteremo sino alla fine per non dare il via a questo tipo di accentramento di attività sulla spiaggia, che di fatto penalizza tutte le attività che insistono nell’area sopra al lungomare e nel centro storico, che tanto fanno per rinnovarsi, rimanere sul mercato e soprattutto rimanere aperte nonostante le tante difficoltà che incontrano”. Hanno di fatto confermato ad oggi l'accordo Assobalneari Confindustria, Fiba Confesercenti, Oasi Confartigianato, Sib Confcommercio.