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Corpus Domini, il discorso del vescovo Lambiasi

Giovedì, 31 Maggio 2018

(Rimini) Giovedì 31 maggio si festeggia la tradizionale solennità del Corpus Domini presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.Alle ore 20.30 è in programma la S. Messa concelebrata e presieduta dal Vescovo, presso la chiesa di S. Agostino, nel centro storico di Rimini. Accompagna la liturgia il Coro della Parrocchia di Sant'Agostino.
Al termine della celebrazione, è prevista la processione cittadina con il Santissimo Sacramento percorrendo piazza Cavour, Corso d'Augusto fino all'Arco d'Augusto. Il Coro della Cattedrale di Rimini, diretto dal maestro Filippo Maria Caramazza eseguirà alcuni brani, e il Vescovo Francesco benedice i presenti e la città con il Santissimo Sacramento.

Come da tradizione, il Vescovo Francesco presso l'Arco d'Augusto pronuncia il discorso alla città. Il messaggio lanciato in questa occasione (si veda la pagina seguente) si compone di due parti.La prima prende spunto dalle parole di Gesù durante l'ultima cena, e in particolare: "Questo è il mio corpo". Il Vescovo si sofferma sul significato biblico del "corpo", non un involucro ma indica tutto l'individuo. E del suo corpo ingiustamente martoriato, Gesù ha fatto un corpo liberamente offerto.
Nella seconda parte del Discorso, il Vescovo ritorna sulla frase "Questo è il mio corpo!", diventata lo slogan della campagna di sensibilizzazione lanciata dalla APGXXIII a favore della dignità del corpo e contro la mercificazione di esso.Mons. Lambiasi ritorna sul tema della prostituzione, citando don Oreste Benzi e papa Francesco, che ha condannato anche i molti clienti cattolici delle donne della strada. Queste sorelle non sono prostitute, ma dovrebbero essere onestamente riconosciute come prostituite. Non si tratta di una leziosa questione grammaticale ma di sostanza.


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