Una grande alleanza, dal centro destra ai 5 Stelle, passando dai civici, per battere la sinistra a Rimini alle prossime amministrative? La suggestione lanciata da Carlo Rufo Spina (Forza Italia) su buongiornoRimini vede il segretario romagnolo della Lega, il deputato Jacopo Morrone, su una linea di prudente attesa. Erano state proprio le dichiarazioni di Morrone sull’esigenza di preparare il cambiamento anche in sede locale ha dare il via alla riflessione di Spina. “Facciamo un passo alla volta – suggerisce – Per il momento siamo impegnati con i 5 Stelle con un contratto di governo nazionale che ci auguriamo porti risultati concreti. Sul territorio c’è un centrodestra che ha visto crescere la propria classe dirigente. Noi stessi come Lega abbiamo contribuito in questa direzione. Considero però prematuro parlare di alleanze adesso. Può essere che la collaborazione al governo nazionale possa estendersi sul territorio, al momento siamo solo all’inizio dell’esperienza di collaborazione. Alle amministrative mancano tre anni, certamente dovranno essere costituiti tavoli di lavoro per preparare il programma, ma parlare di alleanze è prematuro.”. Potrebbe essere, chiediamo, che alle regionali del novembre 2019 ci possa essere qualche esperimento nuovo’ “Tutto è possibile. Ma mi fermo qui, i pensieri e i sentimento che ha ciascuno di noi non hanno importanza. Sarà la segretaria al momento opportuno a decidere la linea”.
Chi vede l’eventualità di un’alleanza del centrodestra con i 5 stelle come il peggiore die mondi possibili, è Gianni Piacenti, a suo tempo dirigente di Forza Italia. “Mi sono svegliato con un prurito fastidioso”, scrive sul suo prfilo Facebook con il linguaggio colorito che lo contraddistingue .
“Per più di vent’anni – argomenta - mi hanno fatto venire l’orticaria le teste d’uovo che ogni tanto si svegliano e dettano la linea politica per il centrodestra ma quotidianamente non si sporcano le mani e si occupano d’altro. Da quando ho deciso di non occuparmi più delle questioni politiche stanziali ho evitato sia di criticare sia di suggerire ai capi della politica locale. Logicamente faccio il tifo e spero che la coalizione di centrodestra riesca a creare le condizioni per delle alternative liberal nazionali nel territorio riminese a cominciare dal comune di Rimini.
Per non battere il mento e solo per lenire il fastidioso prurito guardo per un attimo e solo per un attimo, lo giuro, alla situazione riminese. Mi fa schifo solo l’idea di prostituire la storia del centrodestra riminese, che comunque lo si voglia giudicare ha una sua coerenza culturale, con la proposta immonda di una alleanza con il grillismo pur di vincere le elezioni. Lo so, col sistema elettorale per i comuni non è necessario un accordo programmatico al primo turno, ma solo ipotizzare una alleanza al probabilissimo ballottaggio con la setta della Casaleggio e associati mi fa vomitare e non solo metaforicamente”.
Interessante la chiosa che fa Sabrina Vescovi, del Pd: “A Riccione è già successo. Anche senza apparentamento. Perché a quei tempi (mi riferisco al 2014 e forse anche al 2017) i grillini erano ancora convinti sostenitori del “non ci alleeremo mai con nessuno!”. Anche a Cattolica, al ballottaggio, il centrodestra votò abbastanza compatto per il grillino Mariano Gennari.
“Vedremo col tempo – aggiunge Vescovi - quanti e quali saranno i danni di questa roba. Di cui FI ha una grande responsabilità”. Vescovi è convinta che l’alleanza giallo verde sia destinata a durare. “Qualcosa però mi dice – conclude - che se i moderati italiani si mettessero a ragionare si potrebbe costruire qualcosa”.