Con l’appuntamento di venerdì 20 luglio sono quattro anni che, senza soluzione di continuità, il comitato Nazarat prega in piazza per i cristiani perseguitati.
L’Appello all’umano si rinnova anche sulla base delle richieste di Papa Francesco alla preghiera per i fratelli nella fede e anche per aderenti ad altre confessioni cristiane e religioni che sono perseguitati. Da Rimini nel corso di questi quattro anni questo appuntamento si è diffuso in molte altre città italiane ed all’estero, e ad esso si uniscono una trentina di monasteri di clausura e comunità religiose.
In piazza Tre Martiri venerdì 20 luglio alle ore 21 si ripeterà dunque questo appuntamento con la recita del rosario a cui seguirà la testimonianza di Ayman Haddad, un siriano di Damasco che vive in Italia. Il manifesto di convocazione riporta una frase delle lettera che il cardinale Angelo Comastri ha inviato di recente al comitato Nazarat di Rimini. "Il Medio Oriente - ha scritto - è oggetto di tante eprsecuzioni perchè è la terra dove è cominciata la storia della Salvezza, dove Gesù ha manifestato al mondo il vero Volto di Dio. E satana si accanisce contro di essa proprio per questo motivo. La preghiera è quindi lo strumento privilegiato per aiutare iu nostri fratelli nella fede che soffrono". Quello del cardinale Comastri è solo l’ultimo attestato di riconoscenza e sostegno della Chiesa: lo stesso papa Francesco tramite il suo segretario di Stato Pietro Parolin ha inviato la sua benedizione. Hanno scritto al comitato Nazarat anche il patriarca dei Caldei Louis Raphaël Sako e il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti. Anche il vescovo di Rimini, che segue l’iniziativa dai suoi esordi, qualche volta anche partecipando di persona, ha ringraziato e assicurato la comunione di preghiera per il 20 luglio. Infine, il 20 luglio alle ore 19, un folto gruppo di riminesi in vacanza a San Martino di Castrozza replicherà l’Appello all’umano nella località alpina del Trentino.