Chi non si sente orfano o smarrito perché al Meeting non ci saranno Conte, Di Maio e Salvini, può approfittare dell’assenza dei big della politica (del resto sempre accusati di inquinare il raduno o di distrarre l’attenzione da ciò che conta) per seguire i molti, davvero tanti, percorsi culturali offerti dal programma 2018.
Il tema è “Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice”. La novità del 2018 è che la riflessione specifica sarà effettuata nel giorno di apertura (domenica 19 alle ore 15) e affidata a Christophe Pierre, il diplomatico vaticano di lungo corso che papa Francesco ha voluto nunzio apostolico negli Stati Uniti.
Il titolo del Meeting 2018 è una frase di don Luigi Giussani, pronunciata in reazione all’entusiasmo di un giovane che partecipava al movimento del Sessantotto. Ed il Sessantotto, dopo mezzo secolo da quell’evento che tanto ha cambiato nel costume, nella cultura e nella vita sociale, costituisce uno dei percorsi più approfonditi. C’è innanzitutto una mostra (Vogliano tutto. 1968-2018) realizzata da un gruppo di studenti universitari che hanno voluto misurarsi con il tentativo di comprendere uno dei miti fondativi dell’epoca contemporanea. Il Sessantotto è poi al centro di numerosi incontri, tutti programmati nell’Arena della Storia, che è una delle novità. Impossibile citarli tutti, eccone alcuni: Lunedì 20 alle 12,30 “Il mondo chiama. Tra ideologia e realtà”, con l’interveto dell’ex brigatista Franco Bonisoli; martedì 21 alle 19 “da tutto è politica all’antipolitica”, confronto fra giovani impegnati in politica; venerdì 24 agosto, “Giustizia e libertà sembravano a portata di mano”, con Franco Bertinotti ed Emilia Guarnieri. Senza dimenticare “Perché il Sessantotto. Domande dalla storia”, alle 17 di mercoledì 22 agosto in Auditorium, con la partecipazione di Marta Bocci, docente universitaria, Mario Calabresi, direttore La Repubblica, e Francesco Magni, assegnista di ricerca.
Uno dei protagonisti del Meeting 2018, è Giobbe, il personaggio biblico che esprime la domanda sulle ragioni del male e della sofferenza innocente. “C’è qualcuno che ascolta il mio grido?” è il titolo della mostra proposta dagli spagnoli Ignacio Carbajosa e Guadalupe Arbona. Certamente uno degli incontri più frequentati sarà quello appunto su Giobbe (lunedì 20magosto, ore 17, Auditorium) con Julian Carron, presidente della Fraternità di Cl, Mario Melazzini, direttore Aifa, e il filosofo Salvatore Natoli.
Nel periodo in cui va molto di moda lo slogan “prima gli italiani”, il Meeting si interroga su cosa voglia dire essere italiani oggi. Si tratta di un ciclo coordinato da Luciano Violante e che comprende incontri con Diego Piacentini, commissario per l’agenda digitale; l’imprenditore Brunello Cucinelli; l’attore e regista Gabriele Lavia (alle 19, in Sala Neri); un incontro del ciclo, con a tema “Popolo, Libertà e Democrazia) avrò luogo il 20 agosto alle 15, all’Arena della Storia, con lo stesso Violante e Andrea Simoncini, docente di diritto costituzionale.
La vita della Chiesa ha sempre uno spazio particolare nei programmi del Meeting. Una riflessione sulla presenza della Chiesa nell’attuale cambiamento d’epoca sarà condotta (lunedì 20 agosto, ore 15, Salone A3) da due autorevoli personaggi: il cardinale filippino Luis Antonio Gokim Tagle, presidente di Caritas Internationalis, e Philip Jenkins, storico delle religioni. Lo stesso Jenkins sarà poi protagonista alle 19, nell’Areena Cammini) di un incontro sul tema “Cristiani domani”. Al Meeting ci sarà l’occasione per una conoscenza approfondita e fuori degli schemi del pensiero di papa Bergoglio: ne parleranno lunedì alle 11,30 in Salone A3, Massimo Borghesi, autore di una approfondita biografia intellettuale del papa, il filosofo Rocco Buttiglione, Gusman Carriquiry, presidente della Pontificia commissione per l’America Latina, e Austen Ivereigh, autore di una biografia di Francesco.
Da non perdere, giovedi 23 agosto ore 15, Sala Neri, l’incontro con il cardinale Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, già luterano, passato al cattolicesimo nel 1969.
In questi anni il Meeting ha costruito tentativi di dialogo con il mondo musulmano. “Costruttori di ponti” è il titolo dell’incontro che venerd’ 24 agosto (ore 19, Salone A3) che vedrà la partecipazione di Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale, e di Khaled Azab, dirigente della Biblioteca di Alessandria, dove in autunno si terrà un’iniziativa promossa dal Meeting. Di grande interesse anche l’incontro (Un ponte chiamato amicizia. L’islam il terrorismo, il dialogo con i cristiani) con Valeria Khadija Collina, madre di uno degli attentatori del London Bridge. È in programma giovedì 23 agosto alle 19 nell’Arena Cammini.
Per chi è interessato alle tematiche sociali, economiche e politiche il programma del Meeting è una sorta di corso di aggiornamento su tutto. Fra i tanti incontri, vale la pena di segnalare “Come si risparmia.Le risorse per lo sviluppo” (lunedì 20, ore 15, Sala Neri) con Carlo Cottarelli, che non ha bisogno di presentazioni, e Tommaso Nannicini, senatore esperto di economia del Pd.