Il capogruppo della Lega Marzio Pecci torna sulla situazione di IEG, dopo l'articolo de La Stampa e le dimissioni del vice presidente Matteo Marzotto.
"Il Presidente, con la sua autorevolezza, - afferma Pecci - ha il dovere spiegare, senza ritardo, al comune di Rimini ed alla Provincia di Rimini i fatti accaduti, i motivi che hanno scatenato l’indagine e, soprattutto quali provvedimenti intende prendere verso chi, in questi anni ha sostenuto in Fiera il sistema dei “favori, incarichi e parentopoli” ovvero, semplificando, la “lobby degli affari”, che la Vigilanza ha censurato con la propria indagine di controllo".
Pecci inoltre dichiara: "Purtroppo l’AD della Fiera, dott. Ravanelli, sottovalutando la gravità dei fatti, ha manifestato la propria indisponibilità, unitamente a quella del Presidente, chiedendo si spostare la convocazione (della commissione di controllo e garanzia, presieduta dal leghista Mauri ndr) dopo la quotazione in Borsa e cioé a metà dicembre.
La risposta, che non tiene conto della grave situazione che si è venuta a creare all’interno del Consiglio della Fiera, dopo le dimissioni della responsabile della vigilanza e, oggi, aggravata dalle dimissioni del Vice Presidente Matteo Marzotto, appare arrogante ed irresponsabile e per questo il Consiglio di amministrazione della Fiera dovrà tenerne conto nei prossimi accadimenti".