(Rimini) “La legge approvata oggi dall'Assemblea Legislativa è un provvedimento che chiedevamo da tempo ma resta assolutamente insufficiente per cercare di risolvere tutti i problemi che affliggono la nostra costa”. Così la capogruppo del movimento 5 Stelle in consiglio regionale a Bologna. “Problemi - spiega - che abbiamo sempre denunciato ma che la Regione ha sempre preferito ignorare svegliandosi solo oggi, guarda caso, alla vigilia delle elezioni sia comunali che regionali". Il progetto di legge di iniziativa della Giunta sulla promozione del distretto turistico balneare individuazione come soluzione al problema dell’erosione delle coste un bando triennale da 20 milioni di euro a disposizione dei comuni. "Questo progetto di legge intende rispondere a un problema reale, diffuso e da noi segnalato per anni, che invece, la maggioranza e la Giunta hanno sempre cercato di nascondere, negando l'esistenza e l'aggravarsi nella costa emiliano-romagnola di criticità reali sul piano ambientale, della qualità dei servizi di mobilità, della qualità delle strutture turistiche e del peso insostenibile di urbanizzazioni tali da snaturare il territorio e da ipotecare le strategie future di difesa del litorale, degli ambienti e degli insediamenti che lo caratterizzano – spiegano i due consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – La cifra stanziata è minima, visto che si tratta solo di 20 milioni di euro, ma almeno siamo riusciti attraverso l'approvazione di alcuni nostri emendamenti a cercare di migliorare la qualità di alcuni interventi, tra i quali quello di sostenere dei percorsi di partecipazione in modo che i progetti non vengano calati dall'alto. Certo avevamo chiesto di dare priorità agli interventi quei progetti che aiutino a prevenire l'erosione della costa, oppure a superare le situazioni di degrado visto che in Riviera ci sono ancora zone completamente abbandonate, ma la maggioranza PD ha bocciato le nostre proposte. Purtroppo, si conferma quello che pensavamo all'inizio del percorso di questo progetto di legge ovvero che le risorse vengano utilizzate come spot elettorale da parte della Giunta, o peggio, come tappabuchi magari per andare in soccorso di opere già in corso di realizzazione e non ancora completate. Adesso – concludono Bertani e Sensoli - cercheremo di vigilare sull'attuazione della legge, sui progetti che saranno finanziati e sulle operazioni reali che verranno promosse. E domani, se l'intento propagandistico di questa operazione non produrrà l'effetto elettorale ricercato dalla Giunta, si potrà trasformare questo progetto di legge in un vero e completo strumento di programmazione e di riqualificazione".
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