Rimini | Aeroporto, si vol anche dopo il 31 ottobre
Dalla Prefettura si parla di una "riunione proficua" in riferimento al vertice di stamani con la partecipazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, la Curatela fallimentare di “Aeradria” e la società “Airiminum 2014”.
Rispetto alla notizia di ieri sera, con Enac pronto a nominare un commissario che guiderà il Fellini a partire dal 1 novembre, confermata ulteriormente oggi, quello che che viene fuori come novità (positiva) è che potrebbe non essere più necessario il ricorso a ulteriori finanziamenti esterni per garantire il periodo di transizione tra l'esercizio provvisorio che scade il 31 ottobre e la presa in carico di Air Riminum, la società che si è aggiudicata provvisoriamente il bando di Enac per l'affidamento in gestione dell'aeroporto Fellini, a seguito del fallimento della precedente società di gestione (il 26 novembre dello scorso anno) Aeradria.
Sembra infatti che Enac possa gestire lo scalo, senza si aggiunga un euro. Come? Le ipotesi sono allo studio, ma qualche idea c'è. Per esempio, mettendo alla guida un suo commissario (cioè pagato dall'Ente), facendo meglio i conti (e al proposito "tavoli tecnici, operativi e giuridici saranno attivi fin dai primi giorni della prossima settimana"), considerando i ricavi dai voli, se non ci saranno disdette, ricorrendo a particolari politiche per il personale e quindi, ipoteticamente, allargando la cassa integrazione a tutte le figure amministrative e, per esempio, includendo anche quelle manageriali. Allo scopo potranno essere utili anche risparmi vari di gestione (tipo tagli su tutti i consumi e le utenze, abbassando i costi delle bollette), mettendoci dentro attività varie, come gli introiti dagli affitti dei negozi, e quant'altro possa concorrere ad una serrata spending review e ad un utilizzo più che virtuoso delle risorse. Del resto, l'ambaradan dovrà funzionare per due mesi soli. In teoria, quindi, sembrava sarebbero dovuti servire sui 150mila-200mila euro circa al mese per mandare avanti il Fellini. In pratica, invece, potrebbe non essere così.
"Tre le certezze in campo", spiegano gli uffici del prefetto Claudio Palomba, alla regia di una trattativa senza sosta per salvare lo scalo. "Nomina da parte di Enac di un commissario “ad acta”; nessuna sospensione dell’attività aeroportuale, grazie all’impegno assunto da Enac che ancora una volta palesa grande attenzione nei confronti del territorio e notevole sensibilità verso i rilevanti aspetti socio-economici; temporaneità della gestione commissariale, limitata ai soli mesi di novembre e di dicembre, al fine di definire ogni necessario dettaglio e consentire al soggetto aggiudicatario, a quel punto non più provvisorio, di partire con il verificato possesso di tutti i requisiti di qualità, sicurezza, idoneità al servizio ed affidabilità, oltre – naturalmente – al presupposto della capacità finanziaria".
Dalla Prefettura segnalano anche, come fatto di "particolare rilievo, le assicurazioni rese dalla società Air Riminum circa la disponibilità ad assorbire, ove riconosciuta quale definitiva aggiudicataria del bando Enac e della conseguente gestione dello scalo riminese, il personale attualmente operante in aeroporto". "Una notizia positiva - commenta Lorenzo Toni della Uil - hanno fatto un passo indietro". Dal sindacato anche l'augurio che una situazione nata "molto male" possa "finire bene a vantaggio del territorio", aggiunge il segretario provinciale Giuseppina Morolli.
In conclusione, il prefetto, "nel ribadire pubblicamente il ringraziamento indirizzato ad Enac per la fattiva e concreta operosità, ha rinnovato l’impegno per favorire ogni possibile iniziativa dell’Ente nazionale per l’aviazione civile volta a salvaguardare l’aeroporto Fellini e gli interessi dell’intero territorio riminese".