Aeroporto Rimini, i legali di Air Riminum studiano una proposta per i beni ex Aeradria
Mancano ormai solo 48 ore per uno degli appuntamenti decisivi per il prossimo futuro dell'Aeroporto di Rimini Federico Fellini.
Giovedì 30 ottobre si riunisce l'assemblea dei soci di Air Riminum, la società che si è aggiudicata la gara per la gestione dello scalo, per deliberare l'aumento del capitale sociale a 3,1 milioni (il minimo previsto dal bando di Enac). Sarà quindi anche l'occasione per conoscere nomi e cognomi degli imprenditori che hanno deciso di investire sul rilancio dell'aeroporto. Finora la società ha scelto la linea dello stretto riserbo e ciò ha finito per alimentare dubbi e dietrologie. Da giovedì si giocherà a carte scoperte. Anzi l'aumento di capitale del 30 ottobre è solo un primo passo, nei giorni seguenti, dopo l'aggiudicazione definitiva da parte di Enac, dovrebbe esserci un ulteriore aumento di capitale e quindi l'ingresso di nuovi soci. Pare che negli ultimi giorni siano in molti ad aver bussato nella compagine di Air Riminum per chiedere di entrare. Vedremo.
Una delle prime questioni che Air Riminum deve risolvere è quella dei beni mobili di Aeradria che fino ad oggi il curatore fallimentare Renato santini ha cercato inutilmente di vendere (la prima asta è andata deserta e solo la Novaport aveva fatto un'offerta). Risulta infatti che nelle settimane scorse alcuni rappresentanti di Baker Tilly Revisa S.p.A, società di revisione di Air Riminum, si siano presentati a Miramare per poterne prendere visione in vista di un'offerta economica ma che non sia stato loro concesso di poterlo farlo. In questi giorni lo studio legale NCTM sta studiando le procedure legali più appriate perché Air Riminum possa acquisire i beni mobili dell'ex Aeradria. E' chiaro che si dovrà arrivare ad una proposta di acquisto ma non è ancora chiaro in quale forma.
Comunque sia Baker Tilly Revisa che NCTM, nei rispettivi campi di competenza, sono due studi di dimensione nazionale e con agganci internazionali.