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04 08 2015 | Rimini | Lavoro: Urbinati (Cgil): Assunzioni calano del 3,6%

Martedì, 04 Agosto 2015

rossoRimini | Lavoro: Urbinati (Cgil): Assunzioni calano del 3,6%

 

“Il calo delle assunzioni del 3,6% (oltre 1.500 avviamenti in meno) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno smentisce le ottimistiche previsioni di chi ha creduto che il Job’s Act potesse essere la risposta alla disoccupazione nel nostro Paese”. Lo sottolinea il segretario generale della Cgil di Rimini Graziano Urbinati che si abbandona all’analisi dei dati relativi al lavoro nel territorio riminese nel secondo trimestre 2015.
“E’ pur vero - precisa Urbinati - che le assunzioni a tempo indeterminato alla fine del primo semestre sono passate dal 4,3 del 2014 al 9,1 % del 2015, ma sappiamo bene che è un solo un travaso, un cambio di denominazione, è un tempo indeterminato senza garanzie utilizzato dalle aziende per usufruire del bonus degli 8 mila euro. E comunque, la modalità di contratto maggiormente utilizzata per il lavoro subordinato rimane il lavoro a tempo determinato (64,8 % delle assunzioni)”.
Non sono questi gli unici dati preoccupanti. Un altro “viene dal turismo da sempre considerato il settore trainante della nostra economia, qui il calo delle assunzioni è stato del 6,6%.”
In generale, “esaminando le caratteristiche delle persone avviate al lavoro le variazioni da evidenziare riguardano un calo della presenza femminile (-0,9%) e dei giovani fino a 24 anni. La disoccupazione giovanile, che a giugno in Italia è salita al 44,2%, è da considerarsi l’emergenza sociale più grave degli ultimi 40 anni insieme a quella che noi giudichiamo del ‘lavoro povero’”.
Urbinati ricorda che “non basta lavorare per considerarsi al di fuori dell’indigenza e, sempre di più, i voucher, non solo rappresentano la forma legalizzata di questi rapporti di lavoro senza tutele e senza diritti, ma sono anche fuori dalle statistiche visto che il lavoro ora si può comprare con i voucher venduti dai tabaccai”.
Per la Cgil, “ciò che i fatti evidenziano è che il Job’s Act va cambiato radicalmente che, per creare occupazione vera, non servono soldi “a perdere” regalati alle aziende, ma occorre un piano del lavoro nazionale che favorisca le politiche di investimento e piani per il lavoro declinati sui territori. Recentemente, per rilanciare l’occupazione e gli investimenti è stato siglato un Patto per il Lavoro in Emilia Romagna sottoscritto da istituzioni e parti sociali e anche dalle Province. Quel Patto non può e non deve rimanere sulla carta, pertanto, alla luce dei dati che giungono dal mondo del lavoro e dell’economia, riteniamo sia necessario aprire un confronto tra parti sociali e istituzioni per definire un Patto territoriale del lavoro”.

 

graziano urbinati


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