Rimini | Appartamenti sovraffollati, 55 sgomberi dal 2014
Sono 55 tra il 2014 e i primi sette mesi del 2015 gli sgomberi degli appartamenti sovraffollati.
“Da tempo l’amministrazione comunale - commentano da palazzo Garampi - ha alzato il livello di attenzione rispetto ad un fenomeno che ha connotati ben chiari. Scorrendo infatti l’elenco dei provvedimenti emessi lo scorso anno e nei primi sette mesi del 2015 emerge come tutte le ordinanza di sgombero siano a carico di proprietari di immobili italiani, in buona parte residenti a Rimini, che affittano i propri locali nella stragrande maggioranza dei casi, almeno 45 casi su 55, a cittadini stranieri; persone che accettano di vivere in ambienti non idonei e spesso con condizioni igieniche al limite. Gli immobili sono in gran parte localizzati in zona mare, a sud come a nord, nel quale sono ospitati inquilini provenienti in particolare dal nord Africa, dal Senegal, qualcuno dai paesi dell’Est. Gran parte delle ordinanze sono state inoltre emesse durante i mesi estivi, tra giugno e settembre. Fatto salvo qualche caso legato a violazioni di tipo più strettamente edilizio, i dati sono un’ulteriore conferma di come il fenomeno del sovraffollamento abitativo sia legato anche a quello dell’abusivismo commerciale. Non a caso, spesso durante i diversi controlli che la Polizia Municipale e le forze dell’ordine conducono a contrasto del commercio irregolare sulle spiagge, ci si imbatte in situazioni di sovraffollamento al limite, tali da mettere a repentaglio la salute e il benessere degli stessi occupanti”.
Per l’amministrazione “non si può dunque chiudere gli occhi davanti a questo lato oscuro di una seppur minoranza di cittadini che traggono un illecito profitto lucrando e di fatto alimentando un circolo criminoso, che Istituzioni e forze dell’ordine stanno cercando di sradicare. L’amministrazione quindi continuerà senza sosta con controlli e sopralluoghi, non solo perché importante deterrente nella battaglia all’abusivismo commerciale, ma prima ancora perché è un dovere di una comunità civile far sì che venga garantita una condizione dell'abitare rispettosa della dignità dell'individuo”.