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Più di 200 le manifestazioni di interesse per il Parco del Mare

Lunedì, 21 Dicembre 2015

10bPiù di 200 le manifestazioni di interesse per il Parco del Mare

Ad oggi, risultano depositate al protocollo del Comune di Rimini duecento 'manifestazione di interesse' per il Parco del Mare. Si tratta di imprenditori la cui attività è collegata all’arenile e alla fascia occupata attualmente dal lungomare che in questo modo hanno dichiarato di voler partecipare alla riqualificazione del waterfront riminese. Molte di queste manifestazioni sono state sottoscritte da più soggetti e quindi il numero dei privati coinvolti, a sentire il Comune stesso, dovrebbe superare i trecento.
Il cammino è ancora lungo e tra questa prima dichiarazione di interesse e la decisione di investire e rischiare soldi reali saranno necessari molti altri passaggi e verifiche, ma, quello registrato, è certamente un risultato importante. È infatti evidente il valore di verifica che la proposta – sia per ampiezza del progetto che per impegno economico – portava con sé. Un numero basso di adesioni avrebbe infatti rivelato un atteggiamento di completa disillusione da parte degli operatori economici verso il futuro stesso del turismo riminese.
A questa fase seguirà il lavoro di progettazione vero e proprio, condotto dagli uffici comunali e dagli operatori economici insieme ai relativi tecnici, in modo tale che le singole manifestazioni di interesse possano produrre dei business plan operativi e un layout reale del nuovo lungomare di Rimini. E solo a quel punto si potranno verificare le intenzioni reali degli imprenditori.
Nel frattempo, è da apprezzare questo gesto pubblico delle categorie economiche  di non sottrarsi all’appuntamento fissato dall’Amministrazione e di muoversi il più possibile insieme (bagnini in primis) come a voler dichiarare non solo un ottimismo individuale, ma l’intenzione di essere protagonisti e referenti del progetto.

Questi sono anche i temi del commento del sindaco Gnassi a questi primi numeri: “Chi aveva scommesso ancora sul disastro di Rimini ha perso. Ma non mi interessa questo in una giornata come questa. I primi numeri che ci arrivano confermano un interesse e una voglia di investire da parte dei privati sul nuovo lungomare che segna una data da non dimenticare nella storia neanche tanto recente di Rimini.
Avevamo dato conto nelle scorse settimane dell’interesse, dei contatti, delle centinaia di richieste di informazione tecnica giunte agli uffici comunali. Oggi possiamo dire che quella curiosità si è tradotta in proposta progettuale e economica vera e propria, confermando come l’imprenditoria riminese punti tutto sul cambiamento urbano per realizzare un nuovo modello di sviluppo.
Ci sarà tempo nelle prossime settimane per entrare nel dettaglio delle proposte presentate da albergatori, operatori balneari, titolari e gestori di pubblici esercizi ma il senso che già oggi non più si intravede ma si vede chiaramente è quello di un fermento del tessuto socioeconomico che, per certi versi, richiama tantissimo lo spirito e l’intraprendenza degli anni Cinquanta, quando venne eretto il nostro modello turistico leader nel Paese a colpi di sudore, fantasia e cambiali.”

Nessuno può dire come si svolgerà questo percorso, ma che la nuova cartolina di Rimini, tante volte promessa e mai realizzata dall’Amministrazione comunale, possa nascere da un nuovo patto tra il pubblico e il privato, ognuno con il proprio compito e le proprie responsabilità, è comunque un tentativo che vale la pena seguire e sostenere.

 


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