L’ex vice sindaco ed ex assessore regionale Maurizio Melucci non aveva preso bene la notizia che due esponenti della direzione provinciale del Pd, Lino Gobbi e Riccardo Fabbri, avessero partecipato alla riunione della costituenda lista in appoggio a Gnassi promossa dall’on. Sergio Pizzolante. “Aspetto smentite. Altrimenti sono legittime altre domande”, aveva scritto sul suo profilo Facebook. Le smentite non sono arrivate, però Melucci non ha posto domande annunciate. Qualcosa lo ha ammorbidito ed ha invece proposto alcune ipotesi circa la natura della partecipazione a quella riunione:“Qualcuno che non può dire di no all'invito, altri in cerca di casa, altri in cerca di accreditamento”.
Probabilmente Melucci ha parlato con qualcuno dei commensali. Ad esempio con il presidente di Oasi Confartigianato, il bagnino Giorgio Mussoni. Che a BuongiornoRimini spiega: “Quando sono invitato ad una riunione vado e ascolto. Specialmente se l’invito arriva da chi si è sempre battuto per risolvere i problemi della nostra categoria”. È diplomatica anche la risposta di Gianni Indino, presidente della Confcommercio: “Se qualcuno ti invita è cortesia rispondere. Ho incontrato e parlato con tutti i partiti e movimenti politici che mi hanno invitato”. Se si bussa alla porta di Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini, si ascolta la stessa musica: “No, non mi candido. È tutto un equivoco. Sono stato invitato ad una riunione in cui Pizzolante presentava il suo progetto politico. Sono andato a quell’incontro così come vado a quelli dei 5 Stelle o della Lega”.
Tutto un equivoco, tutta una montatura? Non proprio. Per capire meglio bisogna scavare e insistere. “Come sindacato – spiega Mussoni - cerco si risolvere i problemi dei bagnini. Ma chi può decidere è la sfera politica. Per cui noi solidarizziamo con tutti coloro che hanno a cuore la nostra categoria”. Non è un endorsement, ma ci assomiglia.
Gianni Indino precisa: “Se qualcuno si candiderà lo farà a titolo personale e, se dirigente di Confcommercio, si dovrà dimettere dall’incarico. Fra me e Gnassi c’è un rapporto di amore e odio, certamente è il miglior sindaco che abbiamo avuto negli ultimi anni. Ultimamente lo ho molto apprezzato. Certo che la politica è strana. Uno immagina che se una lista di persone di centrodestra offre i suoi voti a Gnassi, il suo partito dovrebbe solo ringraziare. E invece…”. Mauro Vanni riconosce che fra i bagnini e Pizzolante c’è un legame storico, che dura da anni. “Può essere che in ragione di questo legame qualche bagnino si candidi nella sua lista, così come so che ci saranno bagnini candidati nel Pd, nei 5 Stelle e nella Lega. Altri lo faranno a mia insaputa. Come cooperativa faremo presente ai soci i bagnini candidati nelle varie liste. Niente di più”.
Che conclusioni trarre? I nomi eccellenti erano solo degli invitati, non sono i potenziali candidati della lista Pizzolante. A loro il deputato ha però chiesto nomi della categoria di appartenenza da mettere in lista. Un altro che non si candiderà è Eugenio Angelino, direttore di Promozione Alberghiera, anche se pare abbia comunque intenzione di metterci la faccia, di invitare pubblicamente a votare per questa lista.
Le dichiarazioni dei bagnini potrebbero portare a storcere di nuovo il naso a quegli esponenti del Pd (Maurizio Melucci, Roberto Biagini, per esempio) che diffidano di un’alleanza con un personaggio del quale non condividono certe posizioni programmatiche, come quella sulle concessioni balneari. “Se si dicesse anche qualcosa sui programmi sarebbe interessante”, osserva Melucci. L’altro interrogativo è quale consenso potrebbe raccogliere una lista di questo tenore. I promotori non nascondono che aspirano ai due/tre seggi, in modo da avere in consiglio comunale una forza in grado di condizionare il secondo mandato di Gnassi ed aspirare a un posto in giunta. Obiettivo realistico? Stando ai risultati delle ultime comunali, per avere due seggi in maggioranza occorrono almeno quattromila voti. Non sono un’enormità ma non sono nemmeno pochi. Della partita dovrebbe essere anche quella parte dell’Ncd che, visto lo sfascio che regna nel centrodestra, non ha nessuna intenzione di tornare alla casa madre.
Nel dibattito si inserisce a gamba tesa Natale Arcuri, segretario di Noi Riccione e coordinatore di Progetto Rimini, che osserva: “Si cominciano a stringere accordi da maionese impazzita e a fare comode e convenienti alleanze, con voti per lo più presunti ma con la precisa aspirazione e con il convinto apporto di persone di mutevole esperienza, che sperano magari in futuro di spartirsi qualche strapuntino in Giunta”.
Arcuri versa sale sulle ferite aperte nel Pd: “Con il rispetto per le persone che si stanno impegnando, alcune delle quali conosciamo bene, sembra davvero paradossale che il Pd riminese così vicino a Civati e a Bersani, possa accettare una convergenza con queste forze così spiccatamente di destra, distanti per valori e tradizione di governo dal centrosinistra che ha espresso ed esprime la ri-candidatura di Andrea Gnassi. E a nulla vale questa catarsi “civica” che accompagna questo tentativo di “imbucarsi”.
Conclusione: “Quel che appare ai più è che qualcuno ha un filo di vergogna a presentarsi con i propri simboli di partito, e allora ecco la rincorsa a presentare una lista civica che promette trasparenza e partecipazione”.
Aggiornamento
In una intervista a Radio Icaro, Pizzolante ha detto che lui era presente alle riunione per dare consigli e che agli esponenti delle categorie economiche. che non entreranno mai in lista, siono stati choiesti pareri sull'economia riminesi.
Sarcastico il commento su Facebook di Melucci: 1) Nessuno di quel pranzo entrerà in una lista di sostegno. Erano solo per dare consigli (i politici) e raccogliere opinioni dalle associazioni. Non ho capito chi sarebbero quelli che raccolgono i consigli e le opinioni della futura lista civica. Avranno fatto un verbale da consegnare ai partecipanti della lista civica.
2) I partiti (dice Pizzolante ) non esistono più. Forse si riferiva al suo. Inoltre questa lista lavora per correggere provvedimenti sul piano urbanistico e sulle spiagge. Strana posizione. L'ultimo provvedimento urbanistico (Rue) è stato approvato due giorni fa dalla maggioranza di centrosinistra. E sulla spiaggia vi è il parco del mare come progetto.