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Forza Italia decide fra Rufo Spina e Marcello

Martedì, 29 Marzo 2016

Nello scacchiere del centrodestra, manca ancora la decisione di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Dopo la disponibilità di Antonio Barboni (che però non era una candidatura), sui berlusconiani è calato il silenzio. Ora sembra che domani sera il partito sia chiamato a prendere un orientamento. Di fatto si confrontano due linee. La prima è per un’alleanza fra Forza Italia e Fratelli d’Italia, con un candidato espresso dagli azzurri; la seconda è per convergere – felici o obtorto collo - sul candidato della Lega, Marzio Pecci. Se dovesse prevalere la prima linea i nomi in ballo sono quelli del recordman di preferenza Nicola Marcello, del coordinatore comunale Carlo Rufo Spina, che così vedrebbe assicurato il proprio desiderio di entrare in consiglio comunale, o addirittura quello del giovane bellariese Claudio Brighi, ben visto dai dirigenti nazionale del partito. La logica vorrebbe che la spuntasse Marcello, ma è tutto da vedere.

Con la scelta di Forza Italia sarà completato il quadro del centrodestra, che lungi dall’aver costruito l’indistruttibile macchina da guerra delle intenzioni di qualche mese fa, si presenta agli elettori più frammentato che mai.

Un po’ di settimane addietro era emerso che i due recordman di preferenze Eraldo Giudici e Gennaro Mauro si sarebbero accasati in un’unica lista dei dispersi di centrodestra. Ma prima ancora di convergere sul candidato Luigi Camporesi, i seguaci locali di Giovanardi (Pierluigi Pollini e Eraldo Giudici) hanno fatto capire agli ex An Mauro, Di Lorenzo e compagnia che sarebbe stato meglio se loro avessero seguito un percorso autonomo. Cioè “non vogliamo fare la lista con voi”. Il ragionamento riflette la certezza che si andrà a perdere e non a vincere, perché in caso di vittoria ci sarebbe stata gloria per tutti. Dovendo perdere e avendo così pochi seggi a disposizione (uno se lo prende di diritto il candidato sindaco Camporesi), meglio separare i propri destini. Gli ex An si sono così accasati alla corte di Marzio Pecci, portandogli in dote il loro piccolo gruzzolo di voti che però contribuirà sensibilmente a migliorarne il risultato, lasciando indietro i concorrenti di centrodestra. Se, quando si perde, l’importante è piazzarsi bene per contare di più alle future competizioni elettorali, Pecci e la Lega hanno incassato e ringraziato.


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