(Rimini) Due dei dodici ragazzi migranti vittime del terribile incidente di ieri, a Foggia, erano stati ospiti a Rimini (permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciati dalla Questura di Rimini), insieme ad un terzo (asilo politico) ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Tra loro c'era il ventiduenne Bafode Camara, nato il primo gennaio 1996 in Guinea. Bafode è stato ospite nel Centro di Assistenza Straordinario (CAS) della Cooperativa Centofiori, di Casa don Gallo e del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) Rimini dal maggio 2017 al febbraio 2018, prima di lasciare Rimini alla volta di Foggia il 10 aprile.
“Bafode - ricorda il vice sindaco Gloria Lisi - era conosciuto da tanti, a Rimini, come un ragazzo solare, uno che nonostante le mille difficoltà affrontate era sempre disponibile ad attivarsi per aiutare chi aveva bisogno. Orfano, a Rimini si era trovato molto bene ma, appena possibile, era partito per lavorare come bracciante a Foggia, nonostante in diversi lo avessero sconsigliato, perchè aveva bisogno di lavorare e di procurarsi i soldi con cui sperare di costruirsi un futuro migliore. Quel futuro, e quel presente, negato in patria, dalla quale era scappato come tanti suoi concittadini, in preda ad una disperazione impossibile da capire per chi non incrocia questi occhi ed ascolta queste storie di dolore e coraggio. Come lui tanti, ma come lui nessuno. Lo dico sempre, se ci fermiamo ai numeri non capiremo mai questo dramma, abbiamo il dovere di conoscere le storie, di scrutare gli sguardi , di entrare in relazione e di metterci in discussione. Solo così si può comprendere il grande dramma ma anche la forza nascosta dietro ognuno di quei volti, come in quello ancora da ragazzino di Bafode".
A Rimini “ha intrecciato relazioni, intessuto amicizie, lasciato ricordi profondi e ferite oggi difficile da lenire. Ha animato le strutture in cui è stato ospitato con grande dinamismo e voglia di fare, la stessa che lo ha portato incontro alla morte, ieri, a Foggia. È morto in condizioni disumane in una realtà dove alla vita umana non viene data importanza alcuna. Condizioni di una ingiustizia impossibile da tollerare e che invece, ogni giorno, ci presentano il loro conto di morte e disperazione”.
Ospiti a Rimini tre dei migranti coinvolti negli incidenti in Puglia
Martedì, 07 Agosto 2018
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