(Rimini) Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha visitato stamane una casa di accoglienza per carcerati della Comunità Papa Giovanni XXIII a Coriano, vicino Rimini. Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Giovanni XXIII, e Giorgio Pieri, di Pesaro, responsabile della casa, hanno accolto il presidente delle Marche nella casa dove vivono 13 detenuti che stanno scontando la pena con misure alternative al carcere. Quella di Coriano è una delle sei comunità educanti con i carcerati, strutture per l'accoglienza di carcerati che scontano la pena, dove i detenuti sono rieducati attraverso esperienze di servizio ai più deboli nelle strutture e nelle cooperative dell'associazione. La prima casa è stata aperta nel 2004. Ad oggi sono presenti 61 detenuti. Negli ultimi 10 anni sono state accolte 565 persone. Nell'ultimo anno le giornate di presenza sono state 12.199.
«Le persone che hanno sbagliato – spiega Ramonda – devono giustamente pagare per i loro errori, ma devono anche essere rieducate. E' quello che facciamo nelle nostre Comunità. Per chi esce dal carcere la tendenza a commettere di nuovo dei reati, la cosiddetta recidiva, è il 75% dei casi. Invece nelle nostre comunità, dove i detenuti sono rieducati attraverso esperienze di servizio ai più deboli, i casi di recidiva sono appena il 15%». Delle comunità educanti si è parlato anche al palacongressi di Rimini, in occasione della viista del presidente della Rebblica Sergio Mattarella, lo scorso 7 dicembre. In quell'occasione il presidente della Repubblica, dopo aver abbracciato Daniele, un ex detenuto, ha dichiarato: «Dove c'è una comunità che accoglie, lì è possibile un esito positivo del percorso di riabilitazione, un dono incommensurabile per l'intera società».