Il Consiglio di Stato ha bocciato il trasferimento delle competenze del turismo al Ministero dell’Agricoltura condotto dal leghista Gian Marco Centinaio. In un parere i giudici amministrativi hanno manifestato le loro perplessità in ordine a molti elementi: il provvedimento sembra «una mera sommatoria di competenze spostate tra direzioni generali quasi con la tecnica del “copia incolla”, priva di una «visione strategica di insieme», e caratterizzato «da una funzione servente del turismo a favore dello sviluppo delle attività agricole, alimentari e forestali». Inoltre mancano la bollinatura della Ragioneria dello Stato e gli atti di concerto.
Il parere era stato richiesto ai giudici amministrativi lo scorso 18 dicembre dal Dipartimento per gli affari giuridici della Presidenza del Consiglio. Spetta adesso a Palazzo Chigi, conclude il parere, «valutare nella sua responsabile discrezionalità l'opportunità di una rivisitazione del testo nel senso indicato, nonché l'opportunità dell'ulteriore corso del provvedimento con gli attuali contenuti».