Aeroporto di Rimini: con Airiminum nel 2015 si vola basso
“Primum vivere, deinde philosophare”(Prima vivere, quindi filosofare). Ricorre al latino il presidente di Airiminum Laura Fincato per rispondere a quanti a Rimini reclamano a gran voce un piano industriale per l’aeroporto, che in effetti ancora non si è visto.
La politica della nuova società di gestione, che ha ottenuto le necessarie certificazioni Enac, è quella dei piccoli passi, senza fughe in avanti. Dopo tanti incontri in Provincia, ieri Airiminum ha voluto sottolineare l’obiettivo raggiunto delle certificazione con una conferenza stampa tenuta in un freddo, deserto e molto malinconico aeroporto.
Ma sia la Fincato che i giornalisti hanno dovuto chiedere il “permesso” alla Guardia di Finanza per poter entrare in aeroporto. La complessa procedura per arrivare alla nuova gestione non è ancora conclusa. Cosa manca?
Deve essere ancora firmata la convenzione trentennale fra l’Enac e Airiminum; senza firma della convenzione, Enac non trasferisce i beni demaniali alla società. La convenzione dovrebbe comunque essere firmata a Roma lunedì prossimo. Successivo passaggio un decreto interministeriale delle Infrastrutture e dell’Economia, e quindi la possibilità di trasferire i beni. Airiminum chiederà comunque che la messa disposizione dei beni possa essere anticipata, questo perché l’aeroporto ha bisogno di qualche intervento di manutenzione che deve essere eseguito prima dell’arrivo del primo volo da Mosca il 4 marzo.
Da quel momento, per stare all’espressione del presidente Fincato, Airiminum e l’aeroporto saranno “vivi”, cioè operativi. “In tutto questo periodo non siamo stati fermi – ha spiegato – in parallelo abbiamo anche avviato i primi contatti per avere traffico. Ma è chiaro che il 2015 sarà un anno di passaggio. I soci sono persone che hanno deciso di investire e non vogliono certo perdere, quindi è chiaro che con il tempo sarà costruito un progetto di sviluppo”.
Cosa voglia dire “2015 anno di passaggio” lo ha spiegato il direttore generale Marco Consalvo. Per questa stagione estiva si cercherà di recuperare il massimo dei voli dalla Russia (il quadro internazionale e la crisi del rublo non aiutano) e di aprire qualche canale sui mercati europei (a partire dalla già disponibile Air Berlin). In teoria, stando al pregresso, l’aeroporto potrebbe fare nel 2015 fino a 350 mila passeggeri, ma Consalvo ha ben chiarito che è solo una stima che dovrà fare i conti con la realtà. Impossibile stringere con le compagnie finchè Airiminum non dimostra di avere tutti i titoli e non garantisce che l’aeroporto sarà funzionante.
La società ha già assunto 16 persone e potrebbe assumerne altre 45 per i servizi di handling e di security. Il numero reale dipenderà dai voli che concretamente si riuscirà ad attivare. I contratti sono a termine, proprio in omaggio alla linea prudenziale che la società segue.
Lo sviluppo è rimandato al 2016 e anni seguenti.
Quanto alle attività commerciali presenti in aeroporto, nessuna novità sostanziale per la prossima stagione estiva, mentre per il 2016 le aree saranno rimodulate per dare maggiore spazio ai servizi per i passeggeri.
Nessun commento sul ciclone giudiziario che il giorno prima si è abbattuto sui protagonisti della vecchia gestione. Solo “Adesso si volta pagina”, del presidente Fincato.