Fincato: l'aeroporto sia inserito nel Piano Strategico
Nei giorni scorsi, dopo la riapertura dell’aeroporto, il sindaco Andrea Gnassi ha fatto alcune dichiarazioni di questo tenore: “Ora che l’aeroporto sta ripartendo ed è sotto attacco, dobbiamo alzare una barriera per proteggerlo e sostenerlo”. Oppure: “L’aeroporto deve fronteggiare la forte concorrenza di altri scali, specialmente Ancona. Dobbiamo essere vigili e attenti a possibili speculazioni, ci sono attenzioni non meglio precisate sulla benzina e sul settore cargo da parte di russi, americani e bulgari”. A leggere queste dichiarazioni, qualcuno non informato delle vicende riminesi potrebbe essere indotto a pensare che gli enti locali, a partire dal Comune, abbiano qualche ruolo nella gestione dell’aeroporto, visto che il sindaco ne parla come fosse sotto la sua responsabilità. Invece, la novità di questa sofferta riapertura, dopo cinque mesi di chiusura, è che a guidare il Fellini non c’è più una società a capitale pubblico, con gli enti locali azionisti di maggioranza, ma una società completamente privata. È un fatto nuovo che forse non è stato ancora valutato pienamente nelle sue conseguenze. Certamente apre una fase nuova nei rapporti fra la società di gestione, titolare di una concessione trentennale, e le istituzioni locali e la politica, che fino al crac di Aeradria avevano un ruolo strategico e gestionale fondamentale.
Quindi la domanda è: ora che l'aeroporto di Rimini è a gestione privata, gli enti locali, a partire dal Comune, come possono contribuire allo sviluppo dello scalo? O devono astenersi da qualsiasi attività per non incorrere negli errori del recente passato?
“Evidentemente – risponde la presidente di AiRiminum, Laura Fincato - non devono fare quello che fa la Regione Marche, né quello che facevano quando i soci erano pubblici. Devono invece fare tutto ciò che è utile per lo sviluppo sia dell'infrastruttura che del turismo nel territorio”. La Regione Marche, principale azionista di Aerdorica, società di gestione dell’aeroporto di Ancona (con 37 milioni di debiti), è accusata da AiRiminum di concorrenza sleale per i contributi di 21 euro a passeggero promessi ai vettori russi e per aver diffuso notizie giudicate false e dannose per la società di gestione di Rimini.
Abbiamo prima ricordato il protagonismo del sindaco Gnassi. Se gli enti locali sono così attivi, non c'è ancora il rischio di una ingerenza della politica? O ci può essere una partecipazione positiva della politica?
“La politica – ritiene la presidente Fincato - deve dare indirizzi che siano di utilità al territorio. Le cose sono ben diverse rispetto al passato, visto che ora la gestione dell'Aeroporto è in mano a privati. Quel che serve è un colloquio continuo tra le associazioni, gli enti presenti sul territorio, e la società che gestisce l'infrastruttura: un colloquio che abbia come obiettivo lo sviluppo”.
Nella conferenza stampa che ha “festeggiato” la riapertura dell’aeroporto il sindaco Gnassi ha fatto un esplicito riferimento alle aree intorno allo scalo. Possono giocare un ruolo nello sviluppo del Fellini, specialmente per il non aviation?
La presidente Fincato ne è convinta: “Sì, assolutamente. L'aerostazione va integrata nel Piano strategico, collegata all'area più vasta che la circonda: sono risorse importanti per il territorio e per tutta la riviera”.
E il territorio - imprese-associazioni - come possono collaborare? Devono entrare nella società o ci può essere qualche forma di collaborazione anche dall'esterno?
“Per gli investitori che voglio entrare nella società, - conferma il presidente di AiRiminum - le porte sono aperte: alle condizioni note da tempo. AiRiminum si trasformerà da s.r.l. in società per azioni, come ci ha chiesto Enac. Inoltre, 'dall'esterno' servono relazioni che portino a individuare quelle che sono le convenienze per tutto il territorio”.
Dal territorio è arrivata ripetutamente la richiesta di un piano industriale che chiarisca quali sono i programmi e gli investimenti che AiRiminum ha intenzione di effettuare. Quando sarà pronto?
“Il piano industriale sarà presentato nelle prossime settimane: i pilastri sono già stati annunciati. Come ho detto più volte, primum vivere: la gestione AIRiminum dell'Aeroporto ha cominciato a vivere con la riapertura. Il 2015 sarà un anno difficile: per noi è iniziato appunto l'1 aprile, visto che l'aerostazione chiusa ha necessariamente perso traffico. Bisogna riconquistare la fiducia degli operatori, oltretutto in un momento di crisi: abbiamo il dovere di ricostruire basi solide da cui ripensare uno sviluppo abbondante dal 2016”.