Rimini | La Voce, tribunale dichiara fallimento
Il tribunale fallimentare di Rimini ha dichiarato il 2 luglio il fallimento dell’"Editrice La Voce srl”. La sentenza (in allegato) è datata 2 luglio, ma la pubblicazione porta la data di ieri. Il buco è di oltre 11,5 milioni di euro, di cui oltre 3, accumulati nel 2014. Lunga la lista dei creditori. Sono 17 e sono loro loro a pesare nella decisione del giudice.
A presentare le istanze di fallimento sono stati due ex direttori, 13 giornalisti, la Casagit (la Cassa autonoma di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti). Nella sentenza si legge che "lo stato di insolvenza è acclarato dal mancato adempimento delle obbligazioni nei confronti dei creditori".
L’editore ha chiesto tempo fa l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, ma senza depositare nei termini il piano. Il tribunale ha quindi ritenuto non ammissibile la domanda di concordato e lo stesso editore ai primi di luglio ha chiesto il proprio fallimento. Curatore è Giuseppe Savioli.
Nel frattempo il quotidiano La Voce continua ad essere pubblicato dalla nuova società che fa capo ai figli di Gianni Celli, Nicola (amministratore unico) e Camillo.