(Roma) E’ giunto questa mattina l'esito finale della sentenza del Consiglio di Stato riunitosi lo scorso 4 febbraio, che assegna definitivamente la gestione dell'aeroporto di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’ ad Airiminum 2014 per i prossimi 30 anni, di fatto chiudendo definitivamente il contenzioso giudiziario sulla gestione dello scalo.
“Una sentenza - spiegano dalla società - che accoglie pienamente i rilievi presentati da Airiminum e da Enac rispetto alla sentenza del Tar Emilia Romagna dello scorso settembre e che permette finalmente di fare chiarezza e permettere ad Airiminum 2014 di lavorare in serenità, con la possibilità di programmare nel medio-lungo periodo l'attività dei prossimi anni dello scalo”.
Da Airiminum, inoltre, spiegano di non aver mai cessato questa attività “in questi mesi, durante i quali la società ha garantito il regolare funzionamento dell'aeroporto ed ha avviato contatti con importanti soggetti istituzionali e commerciali per stabilire nuove rotte e attrarre passeggeri sia dall'Italia che soprattutto dall’estero”.
Il Tar dell'Emilia Romagna, accogliendo un ricorso presentato dal Consorzio per l'aeroporto (sconfitto alla gara per la gestione), aveva stabilito che il bando Enac non era valido perchè non erano state chieste ai candidati precedenti esperienze nella gestione di aeroporti.
Il Consiglio di Stato, accoliendo i ricorsi di Enac e Airiminum 2014, ha innanzitutto sostenuto che il Codice dei contratti (dove è previsto il requisito della precedente esperienza) non si applica alla concessioni statali (come è apputo la gestione di un aeroporto). Chiunque può dunque aspirare a gestire un aeroporto? No, perchè il codice della navigazioen stabilisce che l'Enac chieda ai vincitori di una gara di esibire le necessarie certificazioni che comprovano la propria capacità. Ed è ciò che è stato fatto a Rimini nel caso di Airiminum 2014. Quindi, se Airiminum non avesse avuto le certiificazioni, Enac non gli avrebbe dato la concessione.
Comunque queste sono le motivazioni che hanno portato il Consiglio di Stato a confermare il corretto operato di Enac.