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Economia, export in crescita nel 2017

Venerdì, 08 Giugno 2018

(Rimini) “I dati consolidati confermano il trend positivo e in crescita per l'export nei territori Forlì-Cesena e Rimini e, in generale, in tutta l'Emilia-Romagna - dichiara Fabrizio Moretti, Presidente della Camera di commercio della Romagna -, non solo per quanto riguarda i volumi delle esportazioni, è anche aumentato il numero delle imprese che operano sui mercati esteri. Ritengo che l'impegno dell'ente camerale nell'elaborazione e diffusione dei dati sia un servizio utile al territorio per il monitoraggio e la valutazione dell'evoluzione delle variabili economiche del territorio. Mi preme evidenziare anche l'impegno del sistema camerale emiliano-romagnolo nel sostenere le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione: Camere di commercio e Regione Emilia-Romagna promuovono la seconda edizione del progetto Promozione export e internazionalizzazione intelligente, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico per il triennio 2017-2019, attraverso la concessione di contributi, per oltre un milione di euro. Il bando rimarrà aperto fino al 2 luglio 2018 per supportare le imprese che vogliono approcciare per la prima volta i mercati esteri o che già esportano ma in modo soltanto occasionale. La Camera di commercio della Romagna, inoltre, ha messo a punto un pacchetto di interventi, consistenti in attività di formazione generale sulle tematiche di base in tema di internazionalizzazione – seminari tecnici e giornate paese e assessment personalizzato gratuito, che consentono anche benefici per la partecipazione al bando."
Nell'anno 2017 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) le esportazioni ammontano a 5.907,9 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 2.718,4 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto ampiamente positivo: +3.189,5 milioni di euro.
Nel confronto con il 2016 si riscontra un incremento delle importazioni dell'1,9% e delle esportazioni dell'8,0%; quest'ultimo rappresenta un ottimo risultato, specie se confrontato con la variazione regionale (+6,7%) e quella nazionale (+7,4%).

La buona performance dell'export è dovuta soprattutto all'aumento del valore esportato dei principali prodotti; nel dettaglio, si registra un +10,5% per i macchinari, sia elettrici che meccanici (28,6% del totale export, principale prodotto), +8,3% per i prodotti dell'abbigliamento (12,1%), +9,7% per i prodotti in metallo (9,8%), +5,3% per i prodotti in pelle e calzature (7,5%) e +22,6% per alimentari e bevande (7,3%).
Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso le principali aree geografiche: +8,7% per i Paesi dell'Unione Europea, che rappresentano nettamente il più importante mercato di sbocco (56,8% del totale export), grazie in particolare alla Francia (+12,1%, 10,5%) e alla Germania (+5,1%, 10,1%,), +19,7% per i Paesi dell'Asia orientale (9,9%), +14,5% per i Paesi Europei non UE (9,9%), +2,0% per l'America settentrionale (9,2%), grazie soprattutto agli Stati Uniti (+2,0%, 8,5%,), e +3,1% per il Medio oriente (5,0%).

Nell'anno 2017 in provincia di Rimini) le esportazioni ammontano a 2.337,9 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 936,1 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto positivo: +1.401,8 milioni di euro.
Nel confronto con il 2016, si riscontra un incremento delle importazioni dell'8,6% e delle esportazioni del 9,0%; quest'ultimo rappresenta un ottimo risultato, superiore alla variazione sia regionale (+6,7%) che nazionale (+7,4%). Nella provincia di Rimini si concentra il 3,9% dell'export dell'Emilia-Romagna (ultima posizione) mentre la variazione positiva dell'export riminese si piazza al terzo posto, dopo quella fatta registrare da Ravenna (+11,6%) e Ferrara (+9,4%).

La buona performance dell'export è dovuta soprattutto all'aumento del valore esportato dei principali prodotti, con l'unica eccezione rappresentata dai mezzi di trasporto, in particolare dalle navi e imbarcazioni (-17,8%, 7,4% del totale export); nel dettaglio, si registra un +10,5% per i macchinari, sia elettrici che meccanici (33,5% del totale export, principale prodotto), +9,1% per i prodotti dell'abbigliamento (27,7%), +35,8% per alimentari e bevande (7,4%), +5,4% per i prodotti in metallo (6,9%) e +32,3% per i minerali non metalliferi (3,8%).
Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso le principali aree geografiche: +12,0% per i Paesi dell'Unione Europea, che rappresentano nettamente il più importante mercato di sbocco (52,7% del totale export), grazie in particolare alla Francia (+15,5%, 8,6%) e alla Germania (+15,0%, 7,3%), +24,0% per i Paesi Europei non UE (12,6%), grazie soprattutto alla Russia (+28,1%, 5,6%), +9,6% per l'America settentrionale (12,2%), con gli Stati Uniti a "fare la voce grossa" (+8,8%, 11,1%), e +17,7% per i Paesi dell'Asia orientale (9,4%); l'unica eccezione è rappresentata dal calo verso il Medio oriente (-8,5%, 5,2%).


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