(Rimini) Tari, il comune di Riccione ha modificato il regolamento per prevenire le mosse degli elusori, in particolare con riferimento ai pubblici esercizi. La nuova norma si basa sul presupposto che atteggiamenti elusori da parte degli operatori economici non saranno ammessi secondo il principio di equità fiscale.
"Con questa integrazione al regolamento comunale- dichiara l'assessore al bilancio Luigi Santi - diamo ulteriori strumenti di lavoro di recupero dell'evasione fiscale portato avanti con tenacia dall'amministrazione .Se da un lato abbiamo diminuito dell'1%, rispetto al 2017, il tributo di raccolta e smaltimento rifiuti, unico Comune su scala provinciale, e allargato la base dei contribuenti con la lotta all'evasione, dall'altro il puntuale pagamento del tributo è doveroso e necessario per la Comunità riccionese. Per questo motivo alla prima violazione della mancata riscossione dell'imposta potrà essere sospesa la licenza per un tempo stabilito, da 1 a 90 giorni, nei confronti di esercizi pubblici e locali di pubblico spettacolo. A luglio 2018 tra riscossione TARI e recupero TARI degli anni precedenti il Comune ha incassato oltre 5 milioni di euro, pienamente in linea con le previsioni di bilancio. Buoni risultati che tuttavia ci spingono a non rimanere fermi ma a procedere affinchè tutti i contribuenti adempiano agli obblighi tributari, a partire da chi ha in gestisce esercizi pubblici."
Nella integrazione al regolamento comunale si ricorda inoltre "l'accurata pratica della raccolta dei rifiuti secondo il sistema e le prescrizioni stabilite dal Comune e dal gestore del servizio, con particolare riferimento alla raccolta differenziata, al rispetto delle modalità e degli orari di esposizione dei contenitori e di conferimento in apposite aree".
"Il contrasto all'evasione - chiude l'assessore Santi - è un obiettivo importante e ha già prodotto ottimi risultati, penso al recupero Imu nel primi 7 mesi dell'anno pari a 1.100.000 euro. Non abbassiamo tuttavia la guardia nei confronti dei furbetti che non pagano la tassa neanche con ripetuti solleciti".